venerdì 20 novembre 2009

Turnover dei consumatori


aggiornamento del 24 novembre

Ueilà...anche la Marcegaglia ha intuito la sudamericanizzazione :D
Marcegaglia: «Ripresa lenta e senza occupazione»

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Ormai vi sto facendo una testa così sul concetto di Sudamericanizzazione delle società/economie avanzate...
Come scrivevo in "Sudamericanizzazione: il dubbio si diffonde..." ormai molti economisti ed osservatori iniziano a sospettare....a ragionare....a cercare di vedere più in là del loro naso (e del naso dei loro finanziatori...).
Eccone altri due esempi
- Bill Gross: "I think unemployment is here to stay"
- Are jobless claims pointing to structurally high unemployment?


L'Italia, come spesso succede, ha fatto da avanguardia della regressione...
- Fascistizzazione: abbiamo anticipato i tempi con Mussolini ed il fascismo in Italia ed il totalitarismo si è poi diffuso in Europa
- Democrazia carismatica: abbiamo anticipato i tempi con la personalizzazione della politica ed il culto del leader carismatico ed anche le altre democrazie stanno regredendo su questa strada (con residue resistenze)
- Italianizzazione del debito pubblico: abbiamo anticipato i tempi con debito/pil sopra al 100% e le altre economie avanzate ci stanno raggiungendo
- Sudamericanizzazione: abbiamo anticipato i tempi con l'erosione della classe media e della classe operaia, con il welfare di mammà e papà, con la polarizzazione tra i SUV-people ed il popolo delle biciclette, con la cristalizzazione delle lobbies/corporazioni e con la politica al loro servizio, con la focalizzazione sull'export del made-in-italy (prodotto in de-localizzazione), con la politica degli "incentivi perenni" a vantaggio di alcuni settori...etc etc
ed anche il resto del Mondo ci sta seguendo.

Come scrivevo in Sudamericanizzazione: il dubbio si diffonde...
NELLA PRIMA FASE c'è stata la globalizzazione e la de-localizzazione della manodopera (che con la Crisi sta accelerando soprattutto nei tagli a casa nostra di manodopera ad "alto costo", che PRIMA non si riusciva a fare fuori agevolmente...sia benedetta la Crisi!...).
Mentre NELLA SECONDA FASE si sta tentando anche la globalizzazione e la de-localizzazione del CONSUMATORE al di fuori dei mercati maturi.
Ricordate che si chiamano MULTI-Nazionali, non a caso.
I mercati maturi ed in crisi vengono alleggeriti a favore dei mercati di consumo emergenti, e tanti saluti....

Ripeto: è in atto solo un TENTATIVO che andrebbe contrastato politicamente in modo energico con una seria strategia occupazionale e di radicamento sui territori.
L'aiuto di stato e tutto il "pacchetto" ti dovrebbero venire concessi solo se NON contribuisci a distruggere il tessuto produttivo ed economico nazionale (magari secolare) con una politica di de-localizzazione selvaggia rivolta solo alla moltiplicazione degli utili.
Non puoi prenderti gli Incentivi di Stato se poi produci in Brasile, in Polonia, in India etc
Puoi farlo tranquillamente ma fattelo con i soldi TUOI.
Ma chissà come mai la politica fa ben poco in questa direzione, a discapito delle lobbies...

Questo processo di de-localizzazione della manodopera è strettamente collegato alla ricerca di una compensazione nel calo dei consumi dei mercati avanzati: infatti le persone licenziate consumano molto meno...
Ecco dunque il TENTATIVO di cercare, "educare" ed intruppare nuovi eserciti di consumatori globalizzati in nuovi mercati emergenti che possano fare da TURNOVER ai nostri consumatori spremuti e buttati via (anche perchè sono allo stesso tempo una manodopera ad alto costo da sfrondare).

Butto lì uno schemino esemplificativo dell'evoluzione in atto, basata sulla globalizzazione che permette di sfruttare ovunque le differenze di potenziale presenti nel mondo (la base del giochino).
PRIMA producevo nelle economie avanzate: mi costava 10 e vendevo nelle economie avanzate a 50
ADESSO produco un po' nelle economie avanzate e molto nelle economie emergenti: mi costa 2 e vendo nelle economie avanzate a 40
PROSSIMAMENTE produrrò quasi esclusivamente nelle nuove economie emergenti: mi costerà 1 e venderò a 30 nelle economie emergenti mature che hanno sviluppato un mercato interno ed a 40 nei rimasugli opulenti delle economie avanzate (a quelli che "sono caduti dalla parte giusta"...)
Mica male vero?
E come potete vedere i profitti salgono dal 50% al 200% per poi schizzare al 300-400%...
Nota: i numeri dello schemino sono verosimili ma non sono reali anche perchè variano enormemente da settore a settore.

Questa è la SCOMMESSA IN ATTO: le elites trans-nazionali ci stanno parzialmente SCARICANDO e stanno cercando di sostituirci in tutte le nostre "funzioni", di manodopera e di consumatori...

Una volta tanto il GUFO dei Gufi, Roubini, ci porta una ventata di Ottimismo: secondo LUI non ce la faranno a mettere in atto questo processo: la compensazione esogena non sarà sufficiente e saranno costretti a "riprenderci indietro"....a ri-assorbirci...
Nei suoi 10 punti in cui cerca di dimostrare come ci aspetti una lenta ripresa ad "U" (ed in questo paradossalmente la pensa come Goldman Sachs....)
al punto 10 il Gufo ci dice
10. Emerging Markets Fared Better But Can't Close The Consumption Gap.
Can China/India be the engine of global growth? No.
Can EMs
(NdR EMs = Emerging Markets) decouple from anemic growth in G3? No.
Is the policy response of China/Asia appropriate and sustainable? No.
There are not the necessary social safety nets in EM countries, so the motive to save high. Private demand has to take over and drive growth.

"...I mercati emegenti vanno meglio ma non possono compensare il gap negativo nei consumi..."
Perchè anche Roubini HA CAPITO CHE E' QUESTO IL TENTATIVO IN ATTO...
Speriamo che abbia ragione LUI... e che abbiano ancora bisogno di NOI.
La vera EXIT STRATEGY sarebbe QUELLA di affrancamento da questo circolo vizioso...ma dovremmo inventarcela NOI, senza contare su nessun altro...


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