venerdì 3 aprile 2009

il Punto G


G20: per Obama è una svolta, le decisioni prese sono senza precedenti. Nel discorso finale l'inquilino della Casa Bianca ha definito il summit "storico" e "con decisioni della portata senza precedenti per far ripartire l'economia".

Bene...al di là delle dichiarazioni trionfalistiche di Obama che doveva far apparire la sua prima uscita pubblica come un successo, vediamo di fare il punto realistico di questo G20.

Naturalmente delle "cose importanti" non si è nemmeno parlato: per esempio far adottare il "quantitative easing" anche a Germania e Francia (insomma alla UE) o discutere di come mettere il dollaro in soffitta (come chiedeva la Cina). In effetti si sarebbero create tensioni tali da far saltare il summit (vedi Germania Uber Alles...nel buonsenso).

Quando leggo titoli di giornale come "Addio ai paradisi Fiscali" mi viene bonariamente da sorridere: i paradisi fiscali esistono dai tempi dei Sumeri ed esisteranno sempre, in una forma o nell'altra...Punto.
Ma godiamoci questo venticello purificatore così come ci si gode il venticello primaverile che ti accarezza il viso e ti fa un gran piacere ma non ti cambierà l'esistenza...
Si sono fatti un po' di proclami ed accordi generali su regole più stringenti per controllare gli Hedge Funds ed i paradisi fiscali, con una lista nera ed una grigio topo, in cui rientrerebbe la groviera Svizzera...
A parte che come sostenevo le regole c'erano già ma la finanza creativa è allegramente passata attraverso le maglie delle rete perchè così faceva comodo a tutti, a tutti.
La beffa delle beffe è che si strombazza in pompa magna di voler regolamentare i cattivi ovvero gli Hedge Funds ma poi il piano Geither regala agli Hedge i soldi dei contribuenti e la leva per operare sugli asset tossici a rischio dei contribuenti stessi...(vedi Il Grande Inganno)
Altra beffa delle beffe: si invocano in coro regole più stringenti e maggiore trasparenza, ma poi negli USA il giorno stesso la FASB cancella la trasparentissima regola del mark-to-market lasciando all'abitrarietà della banche la valutazione degli assets tossici grazie al ritorno del nebbioso ed arbitrario mark-to-model. http://it.reuters.com/article/itEuroRpt...
(vedi L'ottimismo (e cancellare il mark to market) non costa nulla - 13 marzo 2009)

Si spara che da qui al 2010 verranno messi in campo 5000 miliardi di dollari per contrastare la crisi: la cifra detta così fa impressione ma non è altro che una somma matematica di tutti i provvedimenti GIA' messi in campo o solo promessi dagli stati del G20.
Niente di nuovo quindi: ringrazio il G20 per avermi risparmiato la fatica di mettermi lì con carta e penna a fare il riassunto dei soldi GIA' STANZIATI prima del G20.
Inoltre vi ricordo che parliamo sempre di DEBITO usato per combattere il DEBITO...In bocca al lupo a noi tutti!

VENIAMO ALLE COSE POSITIVE
In effetti la gravità della crisi ha fatto da stimolo e gli stati del G20 hanno aperto i cordoni delle borse a favore dell'FMI che si ritrova 1000 miliardi in più di dotazione.
Questa risultato è ottimo per aiutare "i piccoli stati" come quelli dell'Europa dell'EST.
Non è stata generosità ma semplice calcolo costi-benefici: lasciare andare a fondo alcune areee economiche avrebbe gravemente danneggiato molti paesi del G20. Questo tampone quindi è ben venuto, vedremo però come verrà usato. Forse, per alcuni mesi, Austria ed Unicredit possono tirare un sospiro di sollievo sulle loro esposizioni a rischio nell'EST Europa...
E' comunque positivo che un'entità sovranazionale si trovi più soldi da spendere a favore di tutti piuttosto che ogni stato si tenga ben stretti i suoi soldi e li spenda egoisticamente solo per sè. Non è generosità come dicevo ma è comunque apertura mentale e visione di maggiore respiro, non solo rivolta al proprio orticello.

L'altra cosa positiva è il supporto al commercio internazionale con nuove linee di credito per 250 miliardi di dollari: non ho capito esattamente cosa sia ma suona bene...

In definitiva in summit come il G20 vengono presi sempre accordi di massima, basati molto sulle PAROLE: sarà poi necessario nel futuro prossimo vedere come verranno convertite in FATTI.

Chiosiamo questa analisi del G20 con il lapidario giudizio del Premio Nobel per l'economia, l'americano Paul Krugman che da molti è reputato affidabile, autorevole e libero da condizionamenti.
An IFI success (Ndr: IFI=FMI)
Credit where credit (line) is due: the G20 outcome was better than I expected, with something substantive and important emerging — namely, much bigger funding for international financial institutions (IFIs), plus expanded trade credit. This will help smaller, currency-crisis countries a lot.
A turning point? No. But realistically, most big-time international meetings produce nothing; this did something significant.
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