lunedì 30 marzo 2009

Obama non ha calato le brache...per ora...


Annuncio importante: gli Stati Uniti sono ancora gli Stati Uniti, non si è conclusa la mutazione finale nell'URSS come paventavo venerdì scorso...
Infatti Obama non ha calato le brache di fronte alle richieste di GM e CHRY: la sua task force per l'auto ha infatti respinto i piani di salvataggio assistenzialista presentati dai due ex-colossi, imponendo di fatto dure condizioni di ristrutturazione (licenziamenti, chiusura impianti, vendita marchi etc) e due ultimatum temporali (60gg per GM e 30 gg per Chry).

Peccato che l'amministrazione Obama (come la precedente amministrazione) non applichi la stessa fermezza nei confronti delle banche...verso le quali le brache sono state calate più volte e per importi ben superiori, nascondendosi dietro la solita giustificazione dell'importanza sistemica. Invece esistono soluzioni più radicali per ri-fondare il sistema bancario e trasformare questa crisi in una vera occasione di cambiamento, il tutto senza trascurare l'importanza sistemica. Ne abbiamo già parlato più volte e ne parleremo ancora.

Tornando alle BIG dell'auto, i mass media titolano il NO di Obama come "linea dura", "severa bocciatura" mentre è solo la NORMALE risposta del "Regno del Libero Mercato" di fronte alle inefficienze del mercato stesso. Chi sbaglia paga e fallisce, così funziona la legge della Jungla.
Infatti negli Stati Uniti sui blog più seguiti si leggono titoli ironici e disincantati che sottolineano proprio come ci si sorprenda di fronte alla normalità di certe scelte che andavano fatte già da tempo...come Paul Kedrosky's che su Infectious Greed titola Stating the Auto Obvious...un arguto gioco di parole che merita di non essere sciupato dalla traduzione.
In ogni caso mi riservo di analizzare bene l'annuncio ufficiale di Obama previsto per oggi...perchè dietro alla bocciatura ed alla sua facciata da libero mercato potrebbe nascondersi un'anima statalista che in questi tempi di Crisi è tornata di moda...
Potrebbe essere semplicemente un bluff per forzare la mano a sindacati, fornitori e controparti varie.

La bocciatura del piano Chrysler coinvolge anche la nostra FIAT che ha in ballo una partnership "gratis" al 35%... in cambio di... tecnologia.
Questa mossa di Fiat non mi ha mai convinto per varie ragioni: avrei voluto parlarne più volte ma altri argomenti hanno tenuto la ribalta. Se troverò il tempo, approfondiremo.
Solo una breve notazione: la conclusione degli esperti della task force è che nel lungo termine Chrysler non può sopravvivere come gruppo autonomo ed anche per questo si sottolinea che un'alleanza con Fiat potrà garantire il sostegno necessario al gruppo, a patto che si effettuino le modifiche richieste.
Chissà quali saranno queste modifiche richieste...se ne parla da una decina di giorni ma non si capisce in cosa consistano.
Non mi ha MAI convinto questo "baratto" di FIAT che entrerebbe in Chry non solo senza sborsare un'euro ma addirittura potendo beneficiare dei miliardi dei contribuenti americani regalati all'azienda ...Troppo bello per essere vero...
Infatti il governo USA non ha calato le brache davanti alle BIG americane dell'auto e non credo che lo farà davanti a Fiat...Difficilmente verrà accettato il fatto che una società straniera prenda il controllo di Chrysler "in cambio di tecnologia" e senza metterci del capitale, prima che i contribuenti americani siano stati ripagati del denaro pubblico investito nell'azienda. Ecco cosa s'intende per modifiche richieste: l'intesa Chrysler-Fiat in qualche modo va cambiata, probabilmente richiedendo un maggiore impegno da parte del Lingotto non tanto per il primo step dell'intesa (Fiat al 35%) ma piuttosto per il secondo step (salita al 60%), altrimenti Obama non sbloccherà gli ulteriori 6 miliardi di aiuti.

Auto, task force Usa rifiuta piani ristrutturazione Gm e Chrysler
Reuters - 30/03/2009 07:55:42
WASHINGTON, 30 marzo (Reuters)
La task force, voluta dall'amministrazione Obama per
monitorare la situazione del comparto automobilistico americano, ha respinto stamane i piani di ristrutturazione dei due colossi di Detroit General Motors e Chrysler e ha ammonito che entrambe potrebbero essere avviate verso il fallimento per far fronte ai debiti.....
....Invece di approvare la richiesta di Gm per nuovi prestiti fino a 30 miliardi di dollari, l'amministrazione si è limitata a promettere finanziamenti alla casa automobilistica per i
prossimi 60 giorni, fino alla messa a punto di un nuovo piano di ristrutturazione sotto una nuova guida. ....
....A Chrysler, controllata di Cerberus Capital Management , sono stati concessi 30 giorni per
completare l'alleanza con Fiat. In caso contrario dovrebbe fronteggiare un taglio dei finanziamenti governativi che la potrebbero costringere a una liquidazione.
Nel pomeriggio il presidente Barack Obama dovrebbe svelare i suoi programmi per il settore automobilistico. ...........
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