sabato 7 marzo 2009

E dopo la speculazione arrivano i pompieri


Dopo l'attacco speculativo di ieri contro la borsa italiana che ha polverizzato titoli bancari ed indici (l'S&P/Mib italiano ha chiuso a -4,64% mentre il DAX tedesco a -0,79%)
http://lagrandecrisi2009.blogspot.com/2009/03/italia-sotto-attacco.html
ecco che OGGI arrivano i pompieri a gettare acqua sul fuoco (dopo avere gettato alle ortiche il vestito da piromani che magari indossavano IERI...)

Il rischio del Default-Italia purtroppo esiste ed è reale quanto tangibile, ma secondo me si mostrerà in tutta la sua gravità ed urgenza entro un paio d'anni. Prima "tocca" alla Grecia ed all'Irlanda nell'area euro.
Qualcosa però va fatto SUBITO per evitare tra due anni di trovarci in una situazione ad altissimo rischio e per diminuire il rischio che un'asta di titoli italiani possa andare deserta già quest'anno portandoci al quasi-default ben prima delle mie previsioni...

Come ama ripetere il nostro Tremonti, che accusa i giornali di fare terrorimo,
lo Stato italiano ha il terzo debito del mondo senza avere la terza economia del mondo. Nei ultimi dati della Banca d'Italia, aggiornati a ottobre 2008, il debito pubblico è salito a 1.670,6 miliardi, anche questo un record.

Un'indicatore molto importante della fiducia sul fatto che l'Italia non rischi il default
è lo «spread» BTP-BUND sui titoli di stato decennali.
I Btp italiani decennali hanno toccato a fine gennaio 2009 un record di 175 punti di spread col Bund tedesco.
Traduzione: il nostro BTP ti deve pagare il 4,75% d'interessi contro il 3% del Bund, ovvero l'1,75% in più, affinchè gli investitori siano invogliati a comprarlo lo stesso accettando il maggiore rischio di non essere rimborsati a scadenza...causa Default-Italia entro i prossimi 10 anni...

Infatti è valida sempre la regola d'oro dell'investimento finanziario
A MAGGIOR RENDIMENTO COINCIDONO MAGGIORI RISCHI
L'hanno imparato gli investitori in bond argentini che rendevano anche il 15% ma poi....PUFFFF!

Il problema è che tutti gli Stati europei, per finanziare deficit crescenti causati dal pompaggio di soldi nelle banche disastrate ed in piani d'emergenza di stimolo all'economia, emetteranno nel 2009 una montagna di titoli di stato (2000 miliardi in UE e 3000 miliardi in USA!)

Anche l'Italia bussa alle porte del mercato con emissioni nutrite: un record è già stato toccato a fine gennaio, con 41 miliardi di titoli tipo Bot, e 25 di titoli a più lunga scadenza.
L'«ingorgo» di emissioni nei prossimi mesi fa aleggiare lo spettro dell'asta semi-deserta o deserta...per questo aumentano gli spread degli stati più a rischio come l'Italia: per evitare che l'asta vada deserta bisogna pagare più interessi agli investitori, bisogna "attirarli" con un maggiore rendimento
Questo "giochino" però a noi costa caro: ogni anno aumenta l'interesse da pagare sul nostro colossale debito pubblico ed i nostri conti peggiorano...Il proverbiale cane che si morde la coda.

Ecco perchè la Merkel teme "l'ingorgo dei titoli di Stato" e chiede maggiore coordinamento per le emissioni...C'è una coda pazzesca, non bisogna spintonarsi e rubare il posto di un altro, piuttosto cerchiamo di prendere ciascuno il proprio numero e di stare disciplinati in coda ad aspettare il proprio turno.
Ed ecco perchè Sacconi si fa scappare certi "Lapsus"...
http://lagrandecrisi2009.blogspot.com/2009/03/correlazione-tra-lapsus-e-verita.html

Insomma qualcosa va fatto per mettere l'Italia al sicuro dall'incombente rischio-default
Va fatto SUBITO, senza aspettare che la corda vada troppo in tensione perchè "la grande crisi" che stiamo attraversando peggiorerà rapidamente ed inesorabilmenti i nostri già disastrati conti pubblici
E va fatto in modo DRASTICO, perchè abbia un impatto immediato di diminuzione nostro debito pubblico e di riduzione del rapporto debito/pil sotto il 100% (siamo al 106% e nei prossimi 5 anni tenderemo al 120%)
E quel qualcosa che va fatto potrebbe anche non farci piacere...ne parleremo prossimamente su questo blog.

Intanto se vi piace scommettere sul fallimento dei vari Stati Sovrani eccovi la classifica dei CDS (Credit Default Swaps) aggiornata al 19 Febbraio 2009
Prima in classifica come sempre l'Argentina ed ultima come sempre la Germania....
Le frecce rosse in basso sotto le colonne indicano il nome dello stato ed il valore del CDS
Più alto è il valore maggiore è il rischio di Default
Il valore va interpretato così
il CDS dell'Italia era a 187 circa a cinque anni: costava quindi 187 mila euro assicurarsi da un'esposizione di 10 milioni di euro su titoli di stato italiani. Ieri l'Italia ha toccato il nuovo record di CDS a 201.

CLICCA SULL'IMMAGINE PER INGRANDIRLA



















Riporto qui di seguito le dichiarazioni dei "Pompieri"

6 marzo 2009
Moody's: «Sopravvalutato il rischio Paese
per l'Italia»
La situazione dell'Italia a livello di rischio Paese «è ancora lontana da quanto abbiamo visto negli anni '90 quando il costo del rifinanziamento era molto più alto con un debito anche più elevato che rappresentava veramente un grande rischio»......
per leggere la notizia completa
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Finanza%20e%20Mercati/2009/03/Moodys-Italia-rischio-Paese...

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6 marzo 2009
ilsole24ore
Jp Morgan, esposto alla Consob su rischio default dell'Italia
per leggere la notizia completa
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Finanza...Jp-Morgan-Italia-Cds-default-Consob....
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